Stelle d’inverno, da “Flame and Shadow” (1920), Sara Teasdale

Sono uscita di notte, da sola;
Il sangue giovane che scorreva al di là del mare
Sembrava aver infradiciato le ali del mio spirito –
Duramente sopportavo il mio dolore.

Ma quando ho sollevato la testa
Dalle ombre tremanti sulla neve,
Ho visto Orione, verso est,
Brillare costante come un tempo.

Dalle finestre della casa di mio padre,
Sognando i miei sogni nelle notti d’inverno,
Guardavo Orione quand’ero bambina
Al di sopra delle luci di un’altra città.

Passano gli anni, passano i sogni, passa anche la giovinezza
Il cuore del mondo sotto il peso delle sue guerre si spezza,
Tutto è cambiato, tranne, verso est,
La fedele bellezza delle stelle.

Winter Stars

I went out at night alone;
The young blood flowing beyond the sea
Seemed to have drenched my spirit’s wings—
I bore my sorrow heavily.

But when I lifted up my head
From shadows shaken on the snow,
I saw Orion in the east
Burn steadily as long ago.

From windows in my father’s house,
Dreaming my dreams on winter nights,
I watched Orion as a girl
Above another city’s lights.

Years go, dreams go, and youth goes too,
The world’s heart breaks beneath its wars,
All things are changed, save in the east
The faithful beauty of the stars.

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Dutch harpist and composer Remy van Kesteren performs Nils Frahm’s “Hammers” from his album “Tomorrow Eyes” live at Yellow Lounge in Berlin, April 2019

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