Un giorno così felice.
La nebbia si alzò presto, lavoravo in giardino.
I colibrì si posavano sui fiori del quadrifoglio.
Non c’era cosa sulla terra che desiderassi avere.
Non conoscevo nessuno che valesse la pena d’invidiare.
Il male accadutomi, l’avevo dimenticato.
Non mi vergognavo al pensiero di essere stato chi sono.
Nessun dolore nel mio corpo.
Raddrizzandomi, vedevo il mare azzurro e vele.
(Traduzione di Pietro Marchesani)
Gift
A day so happy.
Fog lifted early, I worked in the garden.
Hummingbirds were stopping over honeysuckle flowers.
There was no thing on earth I wanted to possess.
I knew no one worth my envying him.
Whatever evil I had suffered, I forgot.
To think that once I was the same man did not embarrass me.
In my body I felt no pain.
When straightening up, I saw the blue sea and sails.
(Translated from the original Polish by Czesław Miłosz)
Nada resiste ao mar azul
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El mar azul es un gran regalo.
Muchas gracias por compartir!
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Milosz è davvero un gigante, sono quasi tentato di considerarlo il più grande poeta del Novecento, o comunque è tra i più grandi. Peccato che se ne parli troppo poco (le classifiche di vendite di amazon riferiscono che vendono più alcuni poeti esordienti che molte opere del grande Milosz), nonostante sia un Premio Nobel! Un altro grandissimo poeta dell’Est è il russo Nikolaj Zabolockij, del quale addirittura non trovo alcun volume tradotto in italiano, se non questo bell’articolo in pdf con alcune traduzioni: http://www.esamizdat.it/rivista/2007/1-2/pdf/temi_trad_zabolockij_eS_2007_(V)_1-2.pdf
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Grazie mille per questo commento, che condivido!
E anche per il link su Nikolaj Zabolockij, che non conoscevo e che leggerò con interesse.
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