È una gran fortuna, da “La fine e l’inizio” (1993), Wislawa Szymborska

È una gran fortuna
non sapere esattamente
in che mondo si vive.

Bisognerebbe
esistere molto a lungo,
decisamente più a lungo
del mondo stesso.

Conoscere altri mondi,
non fosse che per un confronto.

Elevarsi al di sopra del corpo
che non sa fare nulla così bene
come limitare
e creare difficoltà.

Nell’interesse della ricerca,
chiarezza dell’immagine
e conclusioni definitive
bisognerebbe trascendere il tempo
dove ogni cosa corre e turbina.

Da questa prospettiva,
addio per sempre
particolari ed episodi.

Contare i giorni della settimana
dovrebbe sembrare
un’attività priva di senso,

imbucare una lettera
una stupida ragazzata,

la scritta “non calpestare le aiuole”
una scritta folle.

(Traduzione di Pietro Marchesani)

It’s Most Fortunate

It’s most fortunate
that we do not know exactly
what kind of world we live on.

It would be necessary
to have existed very long,
decidedly longer
than the world.

If only for comparison
to get acquainted with other worlds.

One must soar out of the body
which cannot do anything
but limit
and create difficulties.

For the sake of research,
clarity of the picture,
and the final results,
one must rise above time,
in which everything drives and whirls.

From this perspective
you must once and for all get rid of
details and episodes.

Counting the days of the week
must seem
a meaningless activity,

throwing letters into a mail box
is a whim of foolish youth,

the plaque “Don’t trample the grass” is
a senseless one.

(Translated from Polish by Walter Whipple)

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...