La vita – è il solo modo
per coprirsi di foglie,
prendere fiato sulla sabbia,
sollevarsi sulle ali;
essere un cane,
o carezzarlo sul suo pelo caldo;
distinguere il dolore
da tutto ciò che dolore non è;
stare dentro gli eventi,
dileguarsi nelle vedute,
cercare il più piccolo errore.
Un’occasione eccezionale
per ricordare per un attimo
di che si è parlato
a luce spenta;
e almeno per una volta
inciampare in una pietra,
bagnarsi in qualche pioggia,
perdere le chiavi tra l’erba;
e seguire con gli occhi una scintilla nel vento;
e persistere nel non sapere
qualcosa d’importante.
(Traduzione di Pietro Marchesani)
A Note
Life is the only way
to get covered in leaves,
catch your breath on sand,
rise on wings;
to be a dog,
or stroke its warm fur;
to tell pain
from everything it’s not;
to squeeze inside events,
dawdle in views,
to seek the least of all possible mistakes;
An extraordinary chance
to remember for a moment
a conversation held with the lamp switched off;
and if only once
to stumble on a stone,
end up soaked in one downpour or another,
mislay your keys in the grass;
and to follow a spark on the wind with your eyes;
and to keep on not knowing
something important.
(Translated by Stanislaw Baranczak and Clare Cavanagh)
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Yuja Wang, una delle artiste più affermate del panorama musicale internazionale, dotata di una padronanza della tastiera più volte definita come “sbalorditiva” e “sovrumana”, nelle sue interpretazioni unisce l’abilità tecnica a una lettura profonda e fresca delle opere che esegue.
Formatasi musicalmente in America, sotto la guida di Gary Graffman, dopo un paio di importantissimi premi internazionali, ha ottenuto la consacrazione a Boston, dove nel 2007 ha sostituito Martha Argerich in un trionfale concerto diretto da Charles Dutoit.
Da quel momento, grazie al suo impressionante virtuosismo e a una personalità moderna e carismatica, ha collezionato trionfi ovunque firmando poco più che ventenne un contratto in esclusiva con la prestigiosa etichetta Deutsche Grammophon.