Compagnia, da “Orientarsi con le stelle” (1996), Raymond Carver

Stamattina mi sono svegliato con la pioggia
che batteva sui vetri. E ho capito
che da molto tempo ormai,
posto davanti a un bivio,
ho scelto la via peggiore. Oppure,
semplicemente, la più facile.
Rispetto a quella virtuosa. O alla più ardua.
Questi pensieri mi vengono
quando sono giorni che sto da solo.
Come adesso. Ore passate
in compagnia del fesso che non sono altro.
Ore e ore
che somigliano tanto a una stanza angusta.
Con appena una striscia di moquette su cui camminare.

(Traduzione di Riccardo Duranti e Francesco Durante)

Company

This morning I woke up to rain
on the glass. And understood
that for a long time now
I’ve chosen the corrupt when
I had a choice. Or else,
simply, the merely easy.
Over the virtuous. Or the difficult.
This way of thinking happens
when I’ve been alone for days.
Like now. Hours spent
in my own dumb company.
Hours and hours
much like a little room.
With just a strip of carpet to walk on.

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Performance by Daniil Trifonov, The Philadelphia Orchestra and Yannick Nézet-Séguin – Rachmaninov: Rhapsody On A Theme Of Paganini, Op.43, Variation 18

Sotto il cielo della libertà, da “Gitanjali – Song Offerings” (1910), Rabindranath Tagore

Dove la mente non conosce paura e la testa si tiene alta;
dove il sapere è libero;
dove il mondo non è frazionato da anguste pareti domestiche;
dove le parole sgorgano dalle profondità del vero;
dove lo sforzo instancabile tende le braccia verso la perfezione;
dove il limpido ruscello della ragione non ha deviato
nel monotono deserto sabbioso delle vecchie abitudini;
dove la mente è a Te indirizzata verso pensieri e azioni sempre più vasti;
sotto tal cielo di libertà, Padre mio, fa che il mio popolo si desti.

Where the mind is without fear

Where the mind is without fear and the head is held high
Where knowledge is free
Where the world has not been broken up into fragments
By narrow domestic walls
Where words come out from the depth of truth
Where tireless striving stretches its arms towards perfection
Where the clear stream of reason has not lost its way
Into the dreary desert sand of dead habit
Where the mind is led forward by thee
Into ever-widening thought and action
Into that heaven of freedom, my Father, let my country awake.

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Anoushka Shankar e Patricia Kopatchinskaja – Raga Piloo – Konzerthaus Berlin,  23 aprile 2016

Anoushka Shankar e Patricia Kopatchinskaja in questa esibizione alla Konzerthaus di Berlino omaggiano il violinista e direttore d’orchestra di fama mondiale Yehudi Menuhin, che avrebbe festeggiato il suo centesimo compleanno il 22 aprile 2016.
Come suo padre Ravi Shankar, Anoushka è un’abile suonatrice di sitar virtuoso. È una figura singolare nelle scene della world music indiana classica e progressiva. Il suo talento ha ottenuto numerosi prestigiosi riconoscimenti, tra cui cinque nomination ai Grammy Award.
In questa occasione, lei e il suo ensemble si esibiscono in musica indiana e raga, cinquant’anni dopo la registrazione dell’album cult di Yehudi Menuhin e Ravi Shankar “West Meets East”.
Il concerto include un’apparizione come ospite speciale della violinista Patricia Kopatchinskaja.

Dio, Rainer Maria Rilke

Non attender che Dio su te discenda
e che ti dica: Sono.
Senso alcuno non ha quel Dio che afferma
l’onnipotenza sua.
Sentilo tu, nel soffio ond’ei ti ha colmo
da che respiri e sei.
Quando, non sai perché, ti avvampa il cuore,
è Lui che in te si esprime.

(Rainer Maria Rilke, Dio, Poesie, I, 1895-1908 – Torino, Einaudi 1995)

Du darfst nicht warten, bis Gott zu dir geht

Du darfst nicht warten, bis Gott zu dir geht
und sagt: Ich bin.
      Ein Gott, der seine Stärke eingesteht,
hat keinen Sinn.
      Da musst du wissen, dass dich Gott durchweht
seit Anbeginn,
      und wenn dein Herz dir glüht und nichts verrät,
dann schafft er drin.


Rainer Maria Rilke, 18.5.1898, Viareggio

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Wolfgang Amadeus Mozart, Piano Concerto No. 20 in D Minor, K. 466 3. Allegro assai – Hélène Grimaud — Music Director, Pianist Camerata Salzburg – Concert recorded at Elbphilharmonie (Hamburg, Germany), on March 30, 2022

Un cambiamento nell’aspetto delle colline -, Emily Dickinson

Un cambiamento nell’aspetto delle colline –
Una luce Rossastra riempie il villaggio –
Una più vasta aurora al mattino –
Un più profondo crepuscolo sul prato –
Un’impronta di un piede vermiglio –
Un purpureo dito sul pendio –
Un’impertinente mosca sul vetro –
Un ragno di nuovo al lavoro –
Un incedere più impettito del Gallo –
Un’attesa di fiori dappertutto –
Un’ascia canta stridula nei boschi –
Odori di felce su strade non battute –
Tutto questo e altro che non so descrivere –
Uno sguardo furtivo ben conosciuto –
E il Mistero di Nicodemo
Riscuote la sua replica annuale!

(Traduzione di Giuseppe Ierolli)

An altered look about the hills —

An altered look about the hills —
A Tyrian light the village fills —
A wider sunrise in the morn —
A deeper twilight on the lawn —
A print of a vermillion foot —
A purple finger on the slope —
A flippant fly upon the pane —
A spider at his trade again —
An added strut in Chanticleer —
A flower expected everywhere —
An axe shrill singing in the woods —
Fern odors on untravelled roads —
All this and more I cannot tell —
A furtive look you know as well —
And Nicodemus’ Mystery
Receives its annual reply!

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Vivaldi Four Seasons Spring (adapted by Economou for 4 pianos) – Yuja Wang, Emanuel Ax, Nelson Goerner, Julien Quentin – Recorded at the Salle Médran (Verbier, Switzerland), on 2009

Il mio amore è la vita, da “Gli amorosi incanti” (2010), Sara Teasdale

Poiché scampo non c’è, poiché alla fine
sarà ridotto in cenere il mio corpo,
questa mano che ho amato come ho amato un amico,
questo corpo che ho teso in gioia e in pena;
poiché scampo non c’è per me nemmeno
che amo la vita con soverchio ardore –
gli orti odorosi nella pioggia, il mare
senza preghiere ore silenti e sole –
se mi attende la tenebra, più ancora
lasciami scivolare come a riva
la risacca ondosa, ma cantando
con l’ultimo respiro – in queste poche
ore di luce rialzerò la testa;
il mio amore è la vita – ai morti sfuggirò,
se di beffar la morte esiste il modo.

(Traduzione di Silvio Raffo)

“Since There Is No Escape”

Since there is no escape, since at the end
My body will be utterly destroyed,
This hand I love as I have loved a friend,
This body I tended, wept with and enjoyed;
Since there is no escape even for me
Who love life with a love too sharp to bear:
The scent of orchards in the rain, the sea
And hours alone too still and sure for prayer—
Since darkness waits for me, then all the more
Let me go down as waves sweep to the shore
In pride, and let me sing with my last breath;
In these few hours of light I lift my head;
Life is my lover—I shall leave the dead
If there is any way to baffle death.

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Alexandre Kantorow : Saint-Saëns, Danse macabre op.40

Le pianiste Alexandre Kantorow est nommé dans la catégorie “Révélation, Soliste instrumental” des Victoires de la Musique Classique 2019. Il interprète la Danse macabre op. 40 de Camille Saint-Saëns dans l’arrangement de Liszt / Horowitz.