Rifugio, da “Gli amorosi incanti” (2010), Sara Teasdale

Dalle grigie sconfitte della vita,
dal battito del polso già languente,
dalle speranze, sabbia decrescente
attraverso la coppa delle dita
e dalla schiavitù d’ogni mio errore –
libera sono, se posso cantare.

Col mio canto io posso dare al sole
un rifugio in cui l’anima vivrà –
una casa di limpide parole
per la mia fragile immortalità.

(Traduzione di Silvio Raffo)

Refuge

From my spirit’s gray defeat,
From my pulse’s flagging beat,
From my hopes that turned to sand
Sifting through my close-clenched hand,
From my own fault’s slavery,
If I can sing, I still am free.

For with my singing I can make
A refuge for my spirit’s sake,
A house of shining words, to be
My fragile immortality.