Mare lontano, Pedro Salinas

Se non è il mare, è la sua immagine,
la sua figura, rovesciata, nel cielo.

Se non è il mare, è la sua voce
sottile,
attraverso il vasto mondo,
amplificata dal vento.

Se non è il mare, è il suo nome
in una lingua senza labbra,
senza luogo,
senza altra parola che questa:
mare.

Se non è il mare, è la sua idea
di fuoco, impenetrabile, pura;
e io,
ardente, affogo in lei.

Mar distante

Si no es el mar, si es su imagen,
su estampa, vuelta, en el cielo.
Si no es el mar, si es tu voz
delgada,
a través del ancho mundo,
en altavoz, por los aires.
Si no es el mar, si es su nombre
en un idioma sin labios,
sin pueblo,
sin más palabra que ésta:
mar.
Si no es el mar, si es su idea
de fuego, insondable, limpia;
y yo,
ardiendo, ahogándome en ella.

Vicinanza dell’amata, Johann Wolfgang Goethe

Io penso a te quando dal seno del mare
il sole sorge e i suoi raggi dardeggia;
io penso a te quando al chiarore lunare
l’onda serena biancheggia.

Io penso a te quando sale la polvere
lungo il lontano sentiero
e nella notte oscura, quando al passeggero
sul ponte il cuore balza di paura.

Quando l’onda s’innalza con sordo bisbiglio
posso ascoltare la tua voce;
o nel bosco tranquillo, dove spesso origlio
e ogni cosa è silente in quella luce.

Io ti sono vicino e tu mi sei vicina,
pur sapendo che sei così remota,
mentre il sole tramonta e sorgono le stelle.
Oh tu fossi con me, più bella fra le belle!

Nähe des Geliebten

Ich denke Dein, wenn mir der Sonne Schimmer
Vom Meere strahlt;
Ich denke dein, wenn sich des Mondes Flimmer
In Quellen malt.

Ich sehe dich, wenn auf dem fernen Wege
Der Staub sich hebt;
In tiefer Nacht, wenn auf dem schmalen Stege
Der Wandrer bebt.

Ich höre dich, wenn dort mit dumpfem Rauschen
Die Welle steigt.
Im stillen Haine geh ich oft zu lauschen,
Wenn alles schweigt.

Ich bin bei dir, du seist auch noch so ferne,
Du bist mir nah!
Die Sonne sinkt, bald leuchten mir die Sterne.
O wärst du da!

Cabriel, Juan Vicente Piqueras

All’improvviso, ponte o pietra, la luce, la pace in me.
E questo fiume che scorre attraverso me
in modo limpido, primordiale, poderoso.

Una goccia d’acqua cade dalla mia fronte sulla mia ombra
come se fosse pianto. È meraviglia,
nutrimento silenzioso, per sempre.

Manca la fede negli uomini, ma ancora
è possibile nuotare, ridere nudi,
stendersi al sole, mangiare more mature
e farsi portare dalla corrente
come da coloro che amiamo, e prendere
lezioni di trasparenza da queste acque.

Se sapessi dimenticarmi del pronome
della prima persona, sarei null’altro
che un luccichio di luce fra i rami di un pioppo,
un acenno di voce, una libellula,
una gioia semplice, senza parole,
la luce attraverso me, la pace in me.

All’improvviso, ponte o pietra, luce io stesso.

(Traduzione di Raffaella Marzano)

Cabriel

De pronto, puente o piedra, la luz, la paz en mí.
Y este río que fluye a mi través
de una manera limpia, primera, poderosa.

Una gota de agua cae de mi frente a mi sombra
como si fuese llanto. Es maravilla,
alimento callado, para siempre.

Falta la fe en lo humano, pero aún
es posible nadar, reír desnudos,
tumbarse al sol, comer moras maduras
y dejarse llevar por la corriente
como por lo que amamos, y tomar
lección de transparencia de estas aguas.

Si supiese olvidarme del pronombre
de primera persona, sería nada más
un destello de luz en las ramas de un chopo,
un ramo de rumor, una libélula,
una dicha sencilla, sin palabras,
la luz a mi través, la paz en mí.

De pronto, puente o piedra, luz yo mismo.

Canzone d’amore, Hermann Hesse

Per dire cos’hai fatto
di me, non ho parole.
Cerco solo la notte
fuggo davanti al sole.

La notte mi par d’oro
più di ogni sole al mondo,
sogno allora una bella
donna dal capo biondo.

Sogno le dolci cose,
che il tuo sguardo annunciava,
remoto paradiso
di canti risuonava.

Guarda a lungo la notte
e una nube veloce
per dire cos’hai fatto
di me, non ho la voce.

Liebeslied

O du, ich kann nicht sagen,
was du aus mir gemacht.
Ich fliehe vor den tagen
und liebe nur die nacht.

Die nacht ist mir so golden
wie sonst kein tag mir war,
da träum ich von einer holden
fraue mit blondem haar.

Da träum ich von seligen dingen,
die mir ein blick verhieß,
da hör’ ich lieder klingen
fernher vom paradies.

Da sehe ich wolken jagen
und schaue lang in die nacht
o du, ich kann nicht sagen,
was du aus mir gemacht.

Appunto interiore, Jorge Debravo

Oggi la mia vita non ha peso alcuno:
è una brezza, meno di un vento, meno
di un raggio di luce.
Ora nessuno
può essermi oneroso.
Non ci sono tormenti terreni sotto la mia anima.
Il mio sangue è una rossa armonia viva.
Sono in armonia con la brace e la calma,
con la voce amorosa e la voce vendicativa.
Pare che le mie mani non esistano, pare
che il mio corpo nuoti in un’acqua innocente.
Come un vento nudo il mio cuore si versa
e fa suonare le campane dolcemente.

Apunte interior

Hoy mi vida no tiene peso alguno:
es un viento, menos que un viento, menos
que una raya de luz.
Ahora ninguno
puede serme oneroso.
No hay terrenos resquemores debajo de mi alma.
Mi sangre es una roja armonía viva.
Estoy en armonía con la brasa y la calma,
con la voz amorosa y la voz vengativa.
Parece que mis manos no existieran, parece
que mi cuerpo nadara en un agua inocente.
Como un viento desnudo mi corazón se mece
y hace sonar campanadas dulcemente.

Posso scrivere i versi più tristi stanotte, da “Venti poesie d’amore e una canzone disperata”, Pablo Neruda

Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Scrivere, per esempio: “La notte è stellata,
e tremano, azzurri, gli astri, in lontananza”.
Il vento della notte gira nel cielo e canta.

Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Io l’ho amata e a volte anche lei mi amava.
In notti come questa io l’ho tenuta tra le braccia.
L’ho baciata tante volte sotto il cielo infinito.

Lei mi ha amato e a volte anch’io l’amavo.
Come non amare i suoi grandi occhi fissi.
Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Pensare che non l’ho più. Sentire che l’ho persa.

Sentire la notte immensa, ancora più immensa senza lei.
E il verso scende sull’anima come la rugiada sul prato.

Poco importa che il mio amore non abbia saputo fermarla.
La notte è stellata e lei non è con me.
Questo è tutto. Lontano, qualcuno canta. Lontano.
La mia anima non si rassegna di averla persa.

Come per avvicinarla, il mio sguardo la cerca.
Il mio cuore la cerca, e lei non è con me.
La stessa notte che sbianca gli stessi alberi.
Noi, quelli d’allora, già non siamo gli stessi.

Io non l’amo più, è vero, ma quanto l’ho amata.
La mia voce cercava il vento per arrivare alle sue orecchie.
D’un altro. Sarà d’un altro. Come prima dei miei baci.
La sua voce, il suo corpo chiaro. I suoi occhi infiniti.

Ormai non l’ho più, è vero, ma forse l’amo ancora.
E’ così breve l’amore e così lungo l’oblio.
E siccome in notti come questa l’ho tenuta tra le braccia,
la mia anima non si rassegna d’averla persa.

Benché questo sia l’ultimo dolore che lei mi causa,
e questi gli ultimi versi che io le scrivo.

Puedo escribir los versos más tristes está noche…

Puedo escribir los versos más tristes está noche.
Escribir, por ejemplo: «La noche esta estrellada,
y tiritan, azules, los astros, a lo lejos».Continua a leggere…

La vita è troppo bella, Charlie Chaplin

Ho perdonato errori quasi imperdonabili
ho provato a sostituire persone insostituibili
e dimenticato persone indimenticabili.
Ho agito per impulso,
sono stato deluso dalle persone che non pensavo lo potessero fare,
ma anch’io ho deluso.
Ho tenuto qualcuno tra le mie braccia per proteggerlo;
mi sono fatto amici per l’eternità.
Ho riso quando non era necessario,
ho amato e sono stato riamato,
ma sono stato anche respinto.
Sono stato amato e non ho saputo ricambiare.
Ho gridato e saltato per tante gioie, tante.
Ho vissuto d’amore e fatto promesse di eternità,
ma mi sono bruciato il cuore tante volte!
Ho pianto ascoltando la musica o guardando le foto.
Ho telefonato solo per ascoltare una voce.
Io sono di nuovo innamorato di un sorriso.
Ho di nuovo creduto di morire di nostalgia e…
ho avuto paura di perdere qualcuno molto speciale
(che ho finito per perdere)…
Ma sono sopravvissuto!
E vivo ancora!
E la vita, non mi stanca…
E anche tu non dovrai stancartene.
Vivi!
È veramente buono battersi con persuasione,
abbracciare la vita e vivere con passione,
perdere con classe e vincere osando,
perchè il mondo appartiene a chi osa!
La Vita è troppo bella per essere insignificante…!

Live!

“I have forgiven mistakes that were indeed almost unforgivable. I’ve tried to replace people who were irreplaceable and tried to forget those who were unforgettable. I’ve acted on impulse, have been disappointed by people when I thought that this could never be possible. But I have also disappointed those who I love. I have laughed at inappropriate occasions. I’ve made friends that are now friends for life. I’ve screamed and jumped for joy.

I’ve loved and I’ve been loved. But I have also been rejected, and I have been loved without loving the person back. I’ve lived for love alone and made vows of eternal love. I’ve had my heart broken many, many times! I’ve cried while listening to music and looking at old pictures. I’ve called someone just to hear their voice on the other side. I have fallen in love with a smile. At times, I thought I would die because I missed someone so much. At other times, I felt very afraid that I might lose someone very special (which ended up happening anyway).
But I have lived! And I still continue living everyday. I’m not just passing through life, and you shouldn’t either. Live! The best thing in life is to go ahead with all your plans and your dreams, to embrace life and to live everyday with passion, to lose and still keep the faith and to win while being grateful. All of this because the world belongs to those who dare to go after what they want. And because life is really too short to be insignificant.”

Charlie Chaplin