Vedere chiaro, da “Os Sulcos da Sede” (2001), Eugénio De Andrade

Tutta la poesia è luminosa, persino
la più oscura.
È il lettore che ha talvolta,
al posto del sole, nebbia dentro di sé.
E la nebbia non permette mai di vedere chiaro.

Se ritornerà
un’altra volta e un’altra volta
e un’altra volta
a queste sillabe infiammate
rimarrà cieco da tanto chiarore.
Sia felice se arriverà.

(Traduzione di Mariangela Semprevivo)

Ver claro

Toda a poesia è luminosa, até
a mais obscura.
O leitor é que tem às vezes,
em lugar do sol, nevoeiro dentro de si.
E o nevoeiro nunca deixa de ver claro.

Se regressar
outra vez e outra vez
e outra vez
a essas sílabas acesas
ficará cego de tanta claridade.
Abençoado seja se lá chegar.

Agosto a Parigi, da “Balistica” (2011), Billy Collins

Mi sono fermato qui, in rue des Écoles
a due passi dal boulevard St-Germain
per guardare da dietro le spalle un uomo
con una camicia di flanella e un cappello di paglia
che ha disposto un cavalletto e una sedia di tela
sul marciapiede per dipingere da una buffa angolatura
una vista laterale della Chiesa di San Tommaso d’Aquino.

Ma dove sei lettore,
che non ti sei fermato nella tua passeggiata
a guardami da dietro le spalle
per vedere che cosa sto appuntando su questo quadernetto.

Da solo in questa città,
mi chiedo a volte come sei,
se uomo con addosso una camicia di flanella
o donna avvolta in una gonna azzurra fermata da una spilla.

Ma ogni volta che mi giro, lettore,
sei volato via, attraverso una piega dell’aria,
in una quieta stanza dove le imposte sono chiuse
a contrastare la calura del pomeriggio,
dove c’è solo il suono del tuo respiro
e, ogni tanto, del girarsi di una pagina.

(Traduzione di Franco Nasi)

August in Paris

I have stopped here on the rue des Écoles
just off the boulevard St-Germain
to look over the shoulder of a man
in a flannel shirt and a straw hat
who has set up an easel and a canvas chair
on the sidewalk in order to paint from a droll angle
a side-view of the Church of Saint Thomas Aquinas.

But where are you, reader,
who have not paused in your walk
to look over my shoulder
to see what I am jotting in this notebook?

Alone in this city,
I sometimes wonder what you look like,
if you are wearing a flannel shirt
or a wraparound blue skirt held together by a pin.

But every time I turn around
you have fled through a crease in the air
to a quiet room where the shutters are closed
against the heat of the afternoon,
where there is only the sound of your breathing
and every so often, the turning of a page.