Il suono più triste, il suono più dolce, Emily Dickinson

ll suono più triste, il suono più dolce,
il suono più pazzo che c’è
lo fanno gli uccelli in primavera,
alla deliziosa fine della notte.

Sulla linea fra marzo e aprile
la magica frontiera
oltre la quale l’estate esita
quasi troppo celestialmente vicina.

Ci fa pensare a tutti i morti
che qui con noi sono stati,
per l’incantesimo della separazione
crudelmente divenuti più cari.

Ci fa pensare a ciò che avemmo
e a ciò che ora rimpiangiamo
Quasi vorremmo che quelle sirene
se ne andassero e tacessero.

Un orecchio può spezzare un cuore
rapido quanto una lancia,
vorremmo che l’orecchio non avesse un cuore
così pericolosamente vicino.

(Traduzione di Giuseppe Ierolli)

The saddest noise, the sweetest noise

The saddest noise, the sweetest noise,
  The maddest noise that grows,—
The birds, they make it in the spring,
  At night’s delicious close.

Between the March and April line—
  That magical frontier
Beyond which summer hesitates,
  Almost too heavenly near.

It makes us think of all the dead
  That sauntered with us here,
By separation’s sorcery
  Made cruelly more dear.

It makes us think of what we had,
  And what we now deplore.
We almost wish those siren throats
  Would go and sing no more.

An ear can break a human heart
  As quickly as a spear,
We wish the ear had not a heart
  So dangerously near.

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PARK BO GUM(パク・ボゴム) Debut Single『Bloomin’』MV_Full ver.

Compleanno con un’unica angoscia, Emily Dickinson

Compleanno con un’unica angoscia
Che ce ne saranno meno a venire –
Doloroso è l’Aggettivo
Ma generoso il destino –

(Traduzione di Giuseppe Ierolli)

NdT: Il giorno del compleanno è un giorno di festa, ma anche un momento in cui ci rendiamo conto con angoscia che ne avremo uno di meno da festeggiare. Per questo l’aggettivo da usare sarebbe “doloroso”, se non fosse per la ricchezza di esperienza e conoscenza che il destino di vivere comunque ci riserva.

Birthday of but a single pang

Birthday of but a single pang
That there are less to come –
Afflictive is the Adjective
But affluent the doom –

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Hayato Sumino – Cateen: Happy Birthday To Everyone (Variations in all 12 major keys) – 14 lug 2020

Marzo è il mese dell’attesa, Emily Dickinson

Marzo è il mese dell’attesa
Le cose che non sappiamo –
Le persone del pronostico –
stanno per arrivare –
Cerchiamo di restare seri –
ma la gioia esibita
ci tradisce, come il primo amore
tradisce un ragazzo.

(Traduzione di Massimo Bacigalupo)

“Marzo è il mese dell’attesa” può essere interpretata in molti modi, a seconda del punto di vista del lettore. Una possibile interpretazione è che la poesia riguardi la tendenza umana ad anticipare e fare supposizioni sul futuro, anche quando abbiamo informazioni limitate. Dickinson sembra suggerire che questa anticipazione può essere sia elettrizzante che pericolosa, in quanto può portarci a fare false ipotesi e creare aspettative irrealistiche.

March is the Month of Expectation

March is the Month of Expectation.
The things we do not know –
The Persons of prognostication
Are coming now –
We try to show becoming firmness –
But pompous Joy
Betrays us, as his first Betrothal
Betrays a Boy.

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[100만뷰] [Live] Yunchan Lim(임윤찬) Beethoven Piano Concerto No. 5 “Emperor(황제)” III. Rondo. Allegro
Gold medal winner of 2022 Van Cliburn International Piano Competition

Le nostre vite sono svizzere, Emily Dickinson

Le nostre vite sono svizzere –
così immobili – così fredde –
finché un pomeriggio chissà
le Alpi lasciano aperte le tende
e noi vediamo di là!

L’Italia è dall’altra parte!
Mentre come sentinelle in mezzo –
le Alpi solenni –
le Alpi sirene
eterne si frammettono!

(Traduzione di Massimo Bacigalupo)

Gli istanti in cui ci accade di poter sbrigliare liberamente la nostra fantasia sono pochi, insoliti e fuggevoli. Talvolta riusciamo a coglierli, a guardare al di là della noiosa routine quotidiana, ma quelle tende aperte per un momento si richiudono subito e ci lasciano soltanto il rimpianto dell’impossibile, custodito da barriere invalicabili.
L’Italia è citata soltanto in un’altra poesia di ED, la J312-F600, dove è ricordata come il luogo in cui fu sepolta Elizabeth Barrett Browning.
(G. Ierolli, The Complete Poems of Emily Dickinson)

Our lives are Swiss

Our lives are Swiss –
So still – so Cool –
Till some odd afternoon
The Alps neglect their Curtains
And we look farther on!

Italy stands the other side!
While like a guard between –
The solemn Alps –
The siren Alps
Forever intervene!

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Keine Maschine – Tim Bendzko / Cello Cover by Jodok Vuille
Location – Bürgenstock LU (Switzerland)

Un ovunque d’argento, Emily Dickinson

Un Ovunque d’Argento
Con Funi di Sabbia
Per trattenerlo dal cancellare
La Traccia chiamata Terra –

(Traduzione di Giuseppe Ierolli)

NdT: Nella prima edizione del 1891 la poesia fu pubblicata con il titolo “The Sea”. Un’immagine preziosa e scintillante (“silver”) del mare, visto però anche come un invasivo “ovunque” pronto a cancellare l’esigua traccia della terra, se non fosse trattenuto da quello sbarramento che ED chiama “funi di sabbia”.

An Everywhere of Silver

An Everywhere of Silver
With Ropes of Sand
To keep it from effacing
The Track called Land –

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Cateen: Michael Jackson – Heal The World (Piano Cover)

L’Ape non è impaurita da me, Emily Dickinson

L’Ape non è impaurita da me.
Conosco la Farfalla –
Il grazioso popolo dei Boschi
Mi riceve cordialmente –

I Ruscelli ridono più forte
Quando arrivo –
Più folli giocano le Brezze;
Perché il tuo argento mi appanna la vista,
Perché, Oh Giorno d’Estate?

(Traduzione di Giuseppe Ierolli)

NdT: Sentirsi parte del miracolo della natura che rinasce non evita la sottile ansia degli ultimi due versi, dove lo splendore dell’estate ci abbaglia col suo calore ma, nello stesso tempo, fa calare davanti ai nostri occhi un velo di fastidiosa tristezza, come se avvertissimo che quel ciclo prima o poi dovrà finire.

The Bee is not afraid of me

The Bee is not afraid of me.
I know the Butterfly –
The pretty people in the Woods
Receive me cordially –

The Brooks laugh louder
When I come –
The Breezes madder play;
Wherefore mine eye thy silver mists,
Wherefore, Oh Summer’s Day?

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David Garrett “Summer-Presto” from the Four Seasons by A. Vivaldi – Conductor Gianna Fratta – Theater in Taormina 2023

Ora ti dico come vidi il sole, da “Le più belle poesie” (1997), Emily Dickinson

Ora ti dico come vidi il sole
nascere: un nastro dopo l’altro,
nuotavano le guglie in ametista –
correvano, scoiattoli, le novità del giorno –
Le colline si sciolsero la cuffia –
il bobolinco incominciò a cantare –
Allora sussurrai dentro di me:
“Non può essere che il Sole!”
Ma come se ne andò non ti so dire –
una scala di porpora sembrava
su cui s’arrampicavano di corsa
schiere di bimbi del color dell’oro –
Quando giunsero al sommo ecco d’un tratto
un precettore dall’abito grigio –
gentile pose le sbarre alla sera
e guidò la brigata via, lontano.

(Traduzione di Silvio Raffo)

I’ll tell you how the Sun rose

I’ll tell you how the Sun rose –
A Ribbon at a time –
The Steeples swam in Amethyst –
The news, like Squirrels, ran –
The Hills untied their Bonnets –
The Bobolinks – begun –
Then I said softly to myself –
“That must have been the Sun”!
But how he set – I know not –
There seemed a purple stile
That little Yellow boys and girls
Were climbing all the while –
Till when they reached the other side,
A Dominie in Gray –
Put gently up the evening Bars –
And led the flock away –

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David Garrett – Hora staccato by Grigoraș Dinicu (Iconic live in Stuttgart, May 2023)

Il Futuro non ha mai parlato, Emily Dickinson

Il Futuro non ha mai parlato –
Né come un Muto
Riferirà con Segni una Circostanza
Del suo Opaco Avvenire –

Ma quando la Notizia è matura
La presenta al Momento –
Impedendo Preparazione –
Fuga – o Alternativa –

Indifferente per lui –
Il Dono – come la Condanna –
Il suo Compito soltanto eseguire
Il Telegramma – del Fato – a Lui –

(Traduzione di Giuseppe Ierolli)

Niente può dirci cosa accadrà: il futuro non ha mai parlato, nemmeno con i vaghi segni che userebbe un muto; quando qualcosa succede lo vediamo al momento, senza poterci preparare, o fuggire, o cercare un’alternativa. Ed è indifferente alle gioie o ai dolori che ci porta: si limita a eseguire l’ordine urgente che il nostro destino gli ha affidato.

The Future never spoke –

The Future never spoke –
Nor will he like the Dumb
Report by Sign a Circumstance
Of his Opaque To Come –

But when the News be ripe
Presents it in the Act –
Forestalling Preparation –
Escape – or Substitute –

Indifference to him –
The Dower – as the Doom –
His Office but to execute
Fate’s – Telegram – to Him –

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La forza del destino, Ouverture (Verdi) – New York Philharmonic, Conductor: Alan Gilbert – One Night in Central Park 2011

Quella distanza vi fu tra noi, Emily Dickinson

Quella Distanza vi fu tra Noi
Che non è di Miglia o Mari –
La Volontà è che la determina –
L’Equatore – non può mai –

(Traduzione di Giuseppe Ierolli)

NdT: La vera distanza fra due persone non è quella determinata dalle miglia o dai mari che le dividono, ma quella che deriva dalla loro volontà. Si può essere vicinissimi a una persona lontana fisicamente come lontanissimi da chi ci vive accanto.
“Main” (v. 2) può significare sia “Oceano” che “Continente”; ho tradotto con “Mari” per mantenere l’assonanza con “Miglia”.

That Distance was between Us

That Distance was between Us
That is not of Mile or Main –
The Will it is that situates –
Equator – never can –

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Lang Lang & Gina Alice: Hungarian Dance No. 5 — Johannes Brahms, Elbphilharmonie Hamburg

Ricordati del mio volto, Emily Dickinson

Ricordati il mio Volto
Una volta nella tua Gioia,
Sarai in Paradiso oggi
Mio ospite di certo –

Altre Cortesie ci sono state –
Altra Cortesia potrà esserci –
Noi ci raccomandiamo a te
Modello di Cavalleria –

(Traduzione di Giuseppe Ierolli)

NdT: Il riferimento della prima strofa è il dialogo fra Gesù crocifisso e il secondo ladrone, in Luca 23,42-43: “E disse a Gesù: «Signore, ricordati di me quando arriverai nel tuo regno». E Gesù rispose: «In verità ti dico, oggi sarai con me in paradiso.»”
La salvezza concessa senza indugio da Gesù al ladrone sul Golgota diventa una atto di cortese cavalleria nei confronti di chi si sente sconfitto, un atto che ci fa sperare di meritarlo anche noi.
Come in molte poesie che parlano del rapporto con la divinità, i termini usati da ED (“courtesy”, “guest of mine”, paragon of chivalry”) sono molto umani e terreni, quasi a voler trovare in parole familiari una risposta al dubbio su un destino che sfugge alla nostra comprensione.

Recollect the Face of me

Recollect the Face of me
When in thy Felicity,
Due in Paradise today
Guest of mine assuredly –

Other Courtesies have been –
Other Courtesy may be –
We commend ourselves to thee
Paragon of Chivalry –

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Daniil Trifonov – Bach: Jesus bleibet meine Freude (Arr. Hess) (Live from OPUS Klassik 2021)