“Il gatto codamozza strabico…” da “Sui gatti” (2015), Charles Bukowski

Il gatto codamozza, strabico, un giorno è venuto alla porta, e l’abbiamo fatto entrare. Vecchi occhi rosa. Che fenomeno quel ragazzo. Gli animali sono davvero illuminanti. Non sono capaci di dire bugie. Sono forze della natura. La televisione può farmi stare male in cinque minuti, ma posso stare a guardare un animale per ore e ritrovare solamente grazia e gloria. La vita come dovrebbe essere.

(Traduzione di Simona Viciani)

Breve nota pubblicata dopo la ristampa di “La storia di un bastardo figlio di puttana“, in Arete 2.1. luglio/agosto 1989, mai inserita prima in una raccolta.

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Marcin – Ain’t No Sunshine on One Guitar (Official Video)

Giardino d’inverno, da “Dalla vita degli oggetti – Poesie 1983-2005” (2012), Adam Zagajewski

In questa piccola città nera, la tua città,
dove anche i treni si fermano senza voltar la testa,
senza distogliersi dai destini finali,
nel parco, a dispetto di ombre e di caligini,
c’è un grigio edificio dall’interno perlato.

Dimentica la neve, i duri attacchi del gelo,
qui ti accoglie l’umida antologia dell’aria tropicale
e il misterioso fruscio di foglie smisurate
avviluppate come pigri serpenti –
neppure un egittologo saprebbe decifrarle.

Dimentica la tristezza delle strade anonime e degli stadi,
il peso delle domeniche riuscite male.
Accogli il respiro caldo che soffia dalle piante.
Un profumo lieve di lampi scoloriti
ti avvolgerà, ti condurrà laggiù, lontano.

Forse vedrai le vele rugginose di navi all’ancora,
isole ricamate di nebbia rosa, torri di templi diroccati;
vedrai ciò ch’è perduto, ciò che non c’era,
ma pure quanti vivono la tua
stessa vita.

Vedrai d’un tratto il mondo sotto una diversa luce,
i cancelli di case estranee per un istante si apriranno,
i pensieri nascosti diverranno visibili, le feste meno fastidiose,
la gioia altrui sarà più comprensibile, più belli i volti.

Dimentica te stesso, lasciati abbagliare dall’incanto,
dimentica tutto e forse tornerà una memoria
più profonda e una più profonda fratellanza,
e dirai: non so, non so com’è successo –
le palme hanno aperto il mio avido cuore.

(Traduzione di Krystyna Jaworska)

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Welcome to the Black Parade (David Garrett Edition / Millennium Symphony New York Studio Session) – Première trasmessa il giorno 8 nov 2024

Sulla giovinezza, Samuel Ullman

La giovinezza non è un periodo della vita,
essa è uno stato dello spirito,
un effetto della volontà,
una qualità dell’immaginazione,
un’intensità emotiva,
una vittoria del coraggio sulla timidezza,
del gusto dell’avventura sulla vita comoda.

Non si diventa vecchi per aver vissuto un certo numero di anni;
si diventa vecchi perché si è abbandonato il nostro ideale.
Gli anni aggrinziscono la pelle,
la rinuncia al nostro ideale aggrinzisce l’anima.

Le preoccupazioni, le incertezze,
i timori, i dispiaceri,
sono nemici che lentamente ci fanno piegare verso la terra
e diventare polvere prima della morte.
Giovane è colui che si stupisce e si meraviglia,
che si domanda come un ragazzo insaziabile ”e dopo?”,
che sfida gli avvenimenti e trova la gioia al gioco della vita.

Voi siete così giovani come la vostra fede,
così vecchi come la vostra incertezza.
Così giovani come la vostra fiducia in voi stessi,
così vecchi come il vostro scoramento.
Voi resterete giovani fino a quando resterete ricettivi.
Ricettivi di tutto ciò che è bello, buono e grande.
Ricettivi al messaggio della natura, dell’uomo e dell’infinito.

Se un giorno il vostro cuore
dovesse essere mosso dal pessimismo
e corroso dal cinismo,
possa Dio avere pietà della vostra anima di vecchi.

Youth

Youth is not a time of life – it is a state of mind,
it is a temper of the will,
a quality of the imagination,
a vigor of the emotions,
a predominance of courage over timidity,
of the appetite for adventure over love of ease.

Nobody grows old by merely living a number of years.
People grow old only by deserting their ideals.
Years wrinkle the skin,
but to give up enthusiasm wrinkles the soul.
Worry, doubt, self-distrust,
fear and despair – these are the long,
long years that bow the head and
turn the growing spirit back to dust.

Whether they are sixteen or seventy,
there is in every being’s heart
the love of wonder,
the sweet amazement at the stars
and starlike things and thoughts,
the undaunted challenge of events,
the unfailing childlike appetite
for what is to come next,
and the joy and the game of life.

You are as young as your faith,
as old as your doubt;
as young as your self-confidence,
as old as your fear,
as young as your hope,
as old as your despair.
When the wires are all down
and all the innermost core of your heart
is covered with the snows of pessimism
and the ice of cynicism,
then you are grown old indeed.

But so long as your heart receives messages
of beauty, cheer, courage, grandeur
and power from the earth,
from man and from the Infinite,
so long you are young.

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For Youth : BTS – Première trasmessa il giorno 20 giu 2022

“For Youth” è un inno all’amicizia, un tesoro che va coltivato e protetto ogni giorno.
È un ringraziamento del Gruppo ai loro fedelissimi seguaci, che hanno reso la loro giovinezza ancor più spettacolare. Gli ARMY sono la casa dei BTS, il tempo trascorso in loro compagnia rappresenta la giovinezza del gruppo, che durerà in eterno. Si tratta di una canzone “soft”, calda e avvolgente con melodie bellissime, un pianoforte e suoni analogici.

I BTS, boy band sudcoreana che infrange ogni record, propongono un’interessante miscela di pop-dance e hip hop. Ma quel che li rende così diversi ed ha contribuito al loro successo mondiale, è la profondità dei testi introspettivi che scrivono, che superano le barriere linguistiche e parlano in maniera profonda a un pubblico di giovani, al punto da essere considerati nell’anno 2020 la band K-pop di maggior successo negli USA.

Liu Yung, da “Balistica” (2011), Billy Collins

Questo poeta della dinastia Song è così infelice.
Il vento sospira tra gli alberi,
un cigno solitario passa là in alto,
e lui è solo nella sua barchetta, sull’acqua.

Se soltanto apprezzasse quanto me
la vita nella Cina dell’undicesimo secolo:
niente cartoni animati a tutto volume in tv,
niente musica dal camioncino dei gelati,

solamente il richiamo orgoglioso degli uccelli
e lo scorrere regolare di un orologio ad acqua.

(Traduzione di Franco Nasi)

Liu Yung

This poet of the Sung dynasty is so miserable.
The wind sighs around the trees,
a single swan passes overhead,
and he is alone on the water in his skiff.

If only he appreciated life
in eleventh-century China as much as I do –
no loud cartoons on television,
no music from the ice cream truck,

just the calls of elated birds
and the steady flow of the water clock.

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Hungarian Rhapsody No.2 (with Cateen Cadenza) – Composed by Franz Liszt (+ Tom and Jerry: The Cat Concerto)Première 1 dic 2020

Sul muro c’era scritto col gesso: da “Poetry and Prose” (2003), Bertolt Brecht

Sul muro c’era scritto col gesso:
vogliono la guerra.
Chi l’ha scritto
è già caduto.

Auf der Mauer Stand mit Kreide:

Sie wollen den Krieg. 
Der es geschrieben hat
ist schon gefallen.

On the Wall was chalked:

They want war.
He who wrote it
Has already fallen.

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Helene Fischer – Luftballon (Offizielles Musikvideo) – “Luftballon” aus dem Album „Rausch“, Shot in Germany, September 2021

Helene Fischer in “Luftballon” canta della perdita di una persona cara. I versi della canzone dicono: “Ricordo ancora esattamente / Com’era in quei giorni / Ci siamo seduti insieme per ore fino a notte fonda / E posso ancora sentirti dire / ‘Il tempo passa troppo in fretta / E uno si rammarica solo delle cose che non fa’/ E a un certo punto forse capirò / Ti porterò con me finché non ci incontreremo di nuovo. “Nel ritornello, la canzone dice:” E mi lascio andare, ti mando un palloncino. A volte mi guardi da lassù?“.

A mezzanotte, da “Gli amorosi incanti” (2010), Sara Teasdale

Mi si è svelata infine l’essenza della vita:
mai nulla compi, inizi solamente.
Persino la vittoria più difficile e ambita
non è mai stata vinta veramente.

Avevo eretto all’anima il tempio dell’amore:
si svela ospite ambiguo ed invadente.
Musica, lodi e risa giovano poco al cuore.
Più bello del riposo non c’è niente.

(Traduzione di Silvio Raffo)

At Midnight

Now at last I have come to see what life is,
Nothing is ever ended, everything only begun,
And the brave victories that seem so splendid
Are never really won.

Even love that I built my spirit’s house for,
Comes like a brooding and a baffled guest,
And music and men’s praise and even laughter
Are not so good as rest.

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DRIFT »Breaking Waves« | Elbphilharmonie – Hamburg (DE)

Centinaia di droni illuminati hanno avvolto l’Elbphilharmonie in un’ondata di luce.
Il duo di artisti DRIFT ha creato un’opera d’arte appositamente per l’Elbphilharmonie che ha immerso l’angolo occidentale dell’edificio in uno spettacolo di luci sotto forma di onde per 10 minuti, dal 28 aprile al 1 maggio 2022. Centinaia di droni hanno ballato al secondo movimento del Concerto per pianoforte di Thomas Adès, già eseguito al concerto per il quinto anniversario della Elbphilharmonie l’11 gennaio 2022; “Breaking Waves” era originariamente previsto per questa occasione.

L’Elbphilharmonie è senza dubbio uno dei simboli più importanti di Amburgo.
La sua moderna struttura sorge su uno dei più antichi magazzini portuali della città. Rinomata a livello internazionale per essere una delle sale da concerto con la migliore acustica, in realtà è molto di più. Il concetto dell’opera unisce musica e architettura, creando una struttura più unica che rara: due maestose sale da concerto, un hotel e appartamenti di lusso, e un ristorante.

C’è chi, da “Basta così” (2012), Wislawa Szymborska

C’è chi meglio degli altri realizza la sua vita.
È tutto in ordine dentro e attorno a lui.
Per ogni cosa ha metodi e risposte.

È lesto a indovinare il chi il come il dove
e a quale scopo.

Appone il timbro a verità assolute,
getta i fatti superflui nel tritadocumenti,
e le persone ignote
dentro appositi schedari.

Pensa quel tanto che serve,
non un attimo in più,
perché dietro quell’attimo sta in agguato il dubbio.

E quando è licenziato dalla vita,
lascia la postazione
dalla porta prescritta.

A volte un po’ lo invidio
– per fortuna mi passa.

(Traduzione di Silvano De Fanti)

Są tacy, którzy

Są tacy, którzy sprawniej wykonują życie.
Mają w sobie i wokół siebie porządek.
Na wszystko sposób i słuszną odpowiedź.
Odgadują od razu kto kogo, kto z kim,
w jakim celu, którędy.
Przybijają pieczątki do jedynych prawd,
wrzucają do niszczarek fakty niepotrzebne,
a osoby nieznane
do z góry przeznaczonych im segregatorów.
Myślą tyle, co warto,
ani chwilę dłużej,
bo za tą chwilą czai się wątpliwość.
A kiedy z bytu dostaną zwolnienie,
opuszczają placówkę
wskazanymi drzwiami.
Czasami im zazdroszczę
– na szczęście to mija.

There Are Those Who

There are those who conduct life more precisely.
The keep order within and around them.
A way for everything, and a right answer.

The guess straight off who’s with who, who’s got who,
to what end, in what direction.

They set their stamp on single truths,
toss unnecessary facts into the shredder
and unfamiliar persons
into previously designated files.

They think as long as it takes,
not a second more,
since doubt lies lurking behind that second.

And when they’re dismissed from existence,
they leave their place of work
through the appropriately marked exit.

Sometimes I envy them
– it passes, luckily.

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Lascia che tutto ti accada bellezza e terrore, da “Libro d’ore” (2008), Rainer Maria Rilke

Dio parla a ciascuno solamente prima ch’egli sia creato,
e con lui esce poi tacendo dalla notte.
Ma le parole, quelle prima dell’inizio di ciascuno,
le parole come nubi, sono queste:

Sospinto dal tuo intendere,
va’ fino al limite del tuo anelare;
dai a me una veste.

Dietro alle cose come incendio, fatti grande,
sicché le loro ombre, diffuse,
coprano sempre me completamente.

Lascia che tutto ti accada: bellezza e terrore.
Si deve sempre andare: nessun sentire è mai troppo lontano.
Non lasciare che da me tu sia diviso.
Vicina è la terra,
che vita è chiamata.
La riconoscerai
dalla sua solennità.

A me da’ la tua mano.

(Traduzione di Lorenzo Gobbi)

Laß dir Alles geschehn

Gott spricht zu jedem nur, eh er ihn macht,
dann geht er schweigend mit ihm aus der Nacht.
Aber die Worte, eh jeder beginnt,
diese wolkigen Worte, sind:

Von deinen Sinnen hinausgesandt,
geh bis an deiner Sehnsucht Rand;
gieb mir Gewand.

Hinter den Dingen wachse als Brand,
daß ihre Schatten, ausgespannt,
immer mich ganz bedecken.

Laß dir Alles geschehn: Schönheit und Schrecken.
Man muß nur gehn: Kein Gefühl ist das fernste.
Laß dich von mir nicht trennen.
Nah ist das Land,
das sie das Leben nennen.

Du wirst es erkennen
an seinem Ernste.

Gieb mir die Hand.

Let Everything Happen

God speaks to each of us as he makes us,
then walks with us silently out of the night.

These are the words we dimly hear:

You, sent out beyond your recall,
go to the limits of your longing.
Embody me.

Flare up like flame
and make big shadows I can move in.

Let everything happen to you: beauty and terror.
Just keep going. No feeling is final.
Don’t let yourself lose me.

Nearby is the country they call life.
You will know it by its seriousness.

Give me your hand.

(Translated from German by Anita Barrows and Joanna Macy)

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Maksim – Clocks – Coldplay

Il mio amore è la vita, da “Gli amorosi incanti” (2010), Sara Teasdale

Poiché scampo non c’è, poiché alla fine
sarà ridotto in cenere il mio corpo,
questa mano che ho amato come ho amato un amico,
questo corpo che ho teso in gioia e in pena;
poiché scampo non c’è per me nemmeno
che amo la vita con soverchio ardore –
gli orti odorosi nella pioggia, il mare
senza preghiere ore silenti e sole –
se mi attende la tenebra, più ancora
lasciami scivolare come a riva
la risacca ondosa, ma cantando
con l’ultimo respiro – in queste poche
ore di luce rialzerò la testa;
il mio amore è la vita – ai morti sfuggirò,
se di beffar la morte esiste il modo.

(Traduzione di Silvio Raffo)

“Since There Is No Escape”

Since there is no escape, since at the end
My body will be utterly destroyed,
This hand I love as I have loved a friend,
This body I tended, wept with and enjoyed;
Since there is no escape even for me
Who love life with a love too sharp to bear:
The scent of orchards in the rain, the sea
And hours alone too still and sure for prayer—
Since darkness waits for me, then all the more
Let me go down as waves sweep to the shore
In pride, and let me sing with my last breath;
In these few hours of light I lift my head;
Life is my lover—I shall leave the dead
If there is any way to baffle death.

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Alexandre Kantorow : Saint-Saëns, Danse macabre op.40

Le pianiste Alexandre Kantorow est nommé dans la catégorie “Révélation, Soliste instrumental” des Victoires de la Musique Classique 2019. Il interprète la Danse macabre op. 40 de Camille Saint-Saëns dans l’arrangement de Liszt / Horowitz.

La mia vita non è quest’ora ripida, da “Libro d’ore” (2008), Rainer Maria Rilke

La mia vita non è quest’ora ripida
che mi vedi scalare in fretta.
Sono un albero innanzi all’orizzonte,
una delle mie molte bocche,
e la prima a chiudersi.

Sono l’attimo tra due suoni
che male s’accordano
perché il suono morte vuole emergere.

Ma nella pausa buia
si riconciliano
entrambi tremando.
E bello resta il canto.

(Traduzione di Lorenzo Gobbi)

Mein Leben ist nicht diese steile Stunde

Mein Leben ist nicht diese steile Stunde,
darin du mich so eilen siehst.
Ich bin ein Baum vor meinem Hintergrunde,
ich bin nur einer meiner vielen Munde
und jener, welcher sich am frühsten schließt.

Ich bin die Ruhe zwischen zweien Tönen,
die sich nur schlecht aneinander gewöhnen:
denn der Ton Tod will sich erhöhn –

Aber im dunklen Intervall versöhnen
sich beide zitternd.
Und das Lied bleibt schön.

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Handel Dixit Dominus / musicAeterna and Teodor Currentzis – 22 dic 2011