Quella Distanza vi fu tra Noi Che non è di Miglia o Mari – La Volontà è che la determina – L’Equatore – non può mai –
(Traduzione di Giuseppe Ierolli)
NdT: La vera distanza fra due persone non è quella determinata dalle miglia o dai mari che le dividono, ma quella che deriva dalla loro volontà. Si può essere vicinissimi a una persona lontana fisicamente come lontanissimi da chi ci vive accanto. “Main” (v. 2) può significare sia “Oceano” che “Continente”; ho tradotto con “Mari” per mantenere l’assonanza con “Miglia”.
That Distance was between Us
That Distance was between Us That is not of Mile or Main – The Will it is that situates – Equator – never can –
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Lang Lang & Gina Alice: Hungarian Dance No. 5 — Johannes Brahms, Elbphilharmonie Hamburg
Ricordati il mio Volto Una volta nella tua Gioia, Sarai in Paradiso oggi Mio ospite di certo –
Altre Cortesie ci sono state – Altra Cortesia potrà esserci – Noi ci raccomandiamo a te Modello di Cavalleria –
(Traduzione di Giuseppe Ierolli)
NdT:Il riferimento della prima strofa è il dialogo fra Gesù crocifisso e il secondo ladrone, in Luca 23,42-43: “E disse a Gesù: «Signore, ricordati di me quando arriverai nel tuo regno». E Gesù rispose: «In verità ti dico, oggi sarai con me in paradiso.»” La salvezza concessa senza indugio da Gesù al ladrone sul Golgota diventa una atto di cortese cavalleria nei confronti di chi si sente sconfitto, un atto che ci fa sperare di meritarlo anche noi. Come in molte poesie che parlano del rapporto con la divinità, i termini usati da ED (“courtesy”, “guest of mine”, paragon of chivalry”) sono molto umani e terreni, quasi a voler trovare in parole familiari una risposta al dubbio su un destino che sfugge alla nostra comprensione.
Recollect the Face of me
Recollect the Face of me When in thy Felicity, Due in Paradise today Guest of mine assuredly –
Other Courtesies have been – Other Courtesy may be – We commend ourselves to thee Paragon of Chivalry –
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Daniil Trifonov – Bach: Jesus bleibet meine Freude (Arr. Hess) (Live from OPUS Klassik 2021)
Dove Tu sei – quella – è Casa – Kashmir – o Calvario – lo stesso – Rango – o Vergogna – Ho scarsa considerazione del Nome del Posto – Purché possa Venirci –
Ciò che Tu fai – è Delizia – La Schiavitù come un Gioco – sarebbe dolce – La Prigionia – Contentezza – E la Condanna – un Sacramento – Se solo Noi due – c’incontrassimo –
Dove Tu non sei – è Dolore – Anche se Compagini di Aromi – si diffondessero – Ciò che Tu non fai – Disperazione – Anche se Gabriele – mi lodasse – Signore –
(Traduzione di Giuseppe Ierolli)
Where Thou art – that – is Home
Where Thou art – that – is Home – Cashmere – or Calvary – the same – Degree – or Shame – I scarce esteem Location’s Name – So I may Come –
What Thou dost – is Delight – Bondage as Play – be sweet – Imprisonment – Content – And Sentence – Sacrament – Just We two – meet –
Where Thou art not – is Wo – Tho’ Bands of Spices – row – What Thou dost not – Despair – Tho’ Gabriel – praise me – Sir –
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Micah McLaurin performs Chopin Nocturne No. 20 in C sharp minor at Ca’ Sagredo ballroom in Venice, Italy. Ca’ Sagredo is a 14th-century Byzantine-Gothic style palace facing the Grand Canal in Venice. The Swarovski Top is by Zaldy
Apprezzato per la tecnica e la profondità espressiva Micah McLaurin è un musicista eclettico e, forte della sua giovane età, non si limita a un rigoroso repertorio classico ma crea anche arrangiamenti originali di canzoni pop; ne è un esempio il medley “Rhapsody in Gaga”, dove propone una trascrizione per solo piano di “Bad Romance” e “Paparazzi” del suo idolo Lady Gaga. Artista versatile, ama esprimersi anche attraverso la moda e, grazie al suo stile personale, ha un vasto seguito sui social media, fatto insolito per un musicista classico. Micah ha studiato con Marsha Gerber e Enrique Graf . Ha conseguito un Bachelor of Music presso il Curtis Institute of Music, lavorando con Robert McDonald e Gary Graffman. Ha completato il suo master alla Juilliard con Jerome Lowenthal. Ha ricevuto il Gilmore Young Artist Award nel 2016 e si è esibito come solista con orchestre di tutto il mondo.
Come Scope d’Acciaio La Neve e il Vento Avevano spazzato la Strada Invernale – La Casa era sprangata Il Sole distribuiva Deboli Sostituti di Calore – Dove scorazzava l’Uccello Il Silenzio aveva legato Il suo ampio – diligente Destriero La Mela nell’accogliente Cantina Era l’unica che si divertisse.
(Traduzione di Giuseppe Ierolli)
Like Brooms of Steel
Like Brooms of Steel The Snow and Wind Had swept the Winter Street – The House was hooked The Sun sent out Faint Deputies of Heat – Where rode the Bird The Silence tied His ample – plodding Steed The Apple in the Cellar snug Was all the one that played.
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Lindsey Stirling – Crystallize (from Home For The Holidays)
A un cuore spezzato Nessun altro può volgersi Senza l’alta prerogativa Di avere anch’esso sofferto
(Traduzione di Giuseppe Ierolli)
Unto a broken heart
Unto a broken heart No other one may go Without the high prerogative Itself hath suffered too
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Natalia Osipova and Sergei Polunin – Run Mary Run (2016)
Run Mary, Run di Arthur Pita, una storia di amore tossico raccontata al contrario, sulla musica del “piatto splatter” di The Shangri-Las; ispirato in parte dalla storia di Amy Winehouse e Blake Fielder-Civil. L’umorismo di Pita è evidente dal primo momento, quando due mani escono da una fossa di terra battuta e iniziano a volteggiare e mimare Passato, Presente e Futuro… “La coreografia di Pita è energica e ispirata” The Times ” Run Mary Run è un lavoro eccezionale” Critical Dance ” Teatralmente fantasioso…” The Stage
L’alba corre per entrambi – l’est – il suo convegno pupureo mantiene con la collina – il mezzodì svolge il suo blu finché una sola ampiezza copre due – remotissimi –
né la notte dimentica di accendere – una lampada per ciascuno su lucignoli lontanissimi – il nord – il suo segno ardente innalza nello iodio – finché entrambi – possono vederlo –
le braccia tenebrose della mezzanotte stringono emisferi, e case e così uno – sul suo petto e una sul suo orlo – entrambi dormono –
(Traduzione di Massimo Bacigalupo)
I due sono a distanze remote l’uno dall’altra, tanto che anche le ore sono per loro diverse, quando l’uno giace nel cuore della notte l’altra giace al bordo della stessa notte. Ma la natura riesce in qualche modo a riunirli, sia perché vedono allo stesso modo le albe, i tramonti, i giorni, le notti, sia perché il mezzogiorno si estende a tale ampiezza da comprenderli entrambi, così come il settentrione rifulge nell’ardente segno dell’aurora boreale, visibile a tutt’e due.
The Sunrise runs for Both
The Sunrise runs for Both – The East – Her Purple Troth Keeps with the Hill – The Noon unwinds Her Blue Till One Breadth cover Two – Remotest – still –
Nor does the Night forget A Lamp for Each – to set – Wicks wide away – The North – Her blazing Sign Erects in Iodine – Till Both – can see –
The Midnight’s Dusky Arms Clasp Hemispheres, and Homes And so Upon Her Bosom – One – And One upon Her Hem – Both lie –
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Alice Sara Ott & Francesco Tristano A soft shell groove – BR-KLASSIK
Hanno un impercettibile Odore – che per me È metro – ma non solo – è melodia – E più pungenti nell’estinguersi – indicano – Il Temperamento – di un Poeta –
(Traduzione di Giuseppe Ierolli)
N.d.T.: Una copia fu inviata a Gertrude Vanderbilt, probabilmente insieme a dei fiori. Ne conosciamo il testo da una trascrizione di Mabel Todd e rispetto a quella riportata sopra, nei fascicoli, ci sono due differenze: “poesy” (“poesia”) al posto di “melody” al verso 2 e “celebrate” (“celebrano”) al posto di “indicate” al verso 3, peraltro presenti come varianti anche nei fascicoli. In quei probabili fiori possiamo però anche leggere una metafora della poesia: i versi di una poesia lasciano dietro di sé una scia molto simile a un profumo, a un odore che non tutti riescono a percepire, e che diventa a un tempo metro e ritmo, musica e poesia. E se il profumo di quei versi persiste, e anzi aumenta, dopo la morte del loro creatore, allora siamo di fronte a un vero poeta.
They have a little Odor…
They have a little Odor – that to me Is metre – nay – ‘tis melody – And spiciest at fading – indicate – A Habit – of a Laureate –
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Yuja Wang: Liszt Piano Concerto No. 1 in E-flat major, S.124 – NDR Elbphilharmonie Orchestra conducted by Alan Gilbert February 27, 2022
L’acqua, è insegnata dalla sete. La terra – dagli oceani traversati. Il trasporto – dallo spasimo – La pace – dai suoi racconti di battaglie – L’amore, dalla memoria di un ritratto – Gli uccelli, dalla neve.
(Traduzione di Giuseppe Ierolli)
L’acqua è vita, è la risorsa naturale più preziosa e non è inesauribile. Emily Dickinson ci dice che nulla più dell’esperienza drammatica della mancanza, dell’opposto, insegna il valore delle cose.
Water, is taught by thirst
Water, is taught by thirst. Land – by the oceans passed. Transport – by throe – Peace – by it’s battles told – Love, by memorial mold – Birds, by the snow.
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HAUSER & London Symphony Orchestra : “Alone, Together” from Krka Waterfalls, Croatia Track list: 00:10 Rachmaninov 2nd Piano Concerto 04:59 Swan Lake 07:53 The Nutcracker Suite 12:12 Song From A Secret Garden 15:43 River Flows In You 18:42 The Lonely Shepherd
Un cambiamento nell’aspetto delle colline – Una luce Rossastra riempie il villaggio – Una più vasta aurora al mattino – Un più profondo crepuscolo sul prato – Un’impronta di un piede vermiglio – Un purpureo dito sul pendio – Un’impertinente mosca sul vetro – Un ragno di nuovo al lavoro – Un incedere più impettito del Gallo – Un’attesa di fiori dappertutto – Un’ascia canta stridula nei boschi – Odori di felce su strade non battute – Tutto questo e altro che non so descrivere – Uno sguardo furtivo ben conosciuto – E il Mistero di Nicodemo Riscuote la sua replica annuale!
(Traduzione di Giuseppe Ierolli)
An altered look about the hills —
An altered look about the hills — A Tyrian light the village fills — A wider sunrise in the morn — A deeper twilight on the lawn — A print of a vermillion foot — A purple finger on the slope — A flippant fly upon the pane — A spider at his trade again — An added strut in Chanticleer — A flower expected everywhere — An axe shrill singing in the woods — Fern odors on untravelled roads — All this and more I cannot tell — A furtive look you know as well — And Nicodemus’ Mystery Receives its annual reply!
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Vivaldi Four Seasons Spring (adapted by Economou for 4 pianos)– Yuja Wang, Emanuel Ax, Nelson Goerner, Julien Quentin– Recorded at the Salle Médran (Verbier, Switzerland), on 2009
Mai Prigioniero sarai – Ove la Libertà – Abiti – in Te –
(Traduzione di Giuseppe Ierolli)
No Prisoner be –
No Prisoner be – Where Liberty – Himself – abide with Thee –
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Gina Alice is a piano virtuoso who’s also married to superstar pianist Lang Lang. She plays Rachmaninov’s exquisite Prelude in G at London’s Steinway Hall.