Non so ballare sulle punte -, Emily Dickinson

Non so ballare sulle punte –
nessuno mi istruì –
ma spesso, dentro la testa,
una tale gioia mi possiede,

che se avessi nozioni di balletto –
mi esprimerei in piroette
da fare impallidire una troupe –
e ammattire una prima donna,

e anche se non ho gonna di tulle –
o riccioli nei capelli,
né saltello per il pubblico – come un uccellino,
le zampette contro l’aria,

né tuffo il corpo in palle di piuma,
né scorro su ruote di neve
fino a uscire di scena fra gli applausi
e le richieste di bis del pubblico –

e nessuno sa che so quest’arte
che cito – agile – qui –
e nessun manifesto mi vanta –
è tutto esaurito come all’Opera –

(Traduzione di Massimo Bacigalupo)   

I cannot dance upon my Toes –

I cannot dance upon my Toes –
No Man instructed me –
But oftentimes, among my mind,
A Glee possesseth me,

That had I Ballet knowledge –
Would put itself abroad
In Pirouette to blanch a Troupe –
Or lay a Prima, mad,

And though I had no Gown of Gauze –
No Ringlet, to my Hair,
Nor hopped for Audiences – like Birds,
One Claw upon the air,

Nor tossed my shape in Eider Balls,
Nor rolled on wheels of snow
Till I was out of sight, in sound,
The House encore me so –

Nor any know I know the Art
I mention – easy – Here –
Nor any Placard boast me –
It’s full as Opera –

18 pensieri su “Non so ballare sulle punte -, Emily Dickinson

  1. Con una figlia danzatrice ti garantisco che spesso come Emily danzava in casa come se il teatro fosse tutto esaurito. Ma e’ la magia della danza che ti prende…( comunque quando a Cipro con la sua compagnia andò per rappresentare l’ Italia, il teatro a Limassol era davvero esaurito , parola di mamma presente all’ evento ) Grande la Dickinson. Grazie. .Ciao. Isabella

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